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Ricostruzione di Ignazio Secci - Le bobine

 

FACCIAMO RIVIVERE CATERINA LA RADIO DELLA SPERANZA
Realizzazione di replica funzionante della famosa radio del Lager degli
Internati Militari Italiani di Sandbostel in Germania nell'anno 1944.
di Ignazio Secci IS0EMK
RadioRivista, RadioRivista, Giugno 2007 e Agosto 2007.

 

2 - BOBINE

Tavola 1 - Le bobine Chi ha lavorato nella costruzione di ricetrasmettitori, sa bene che le bobine sono una componente della massima importanza e la loro perfetta realizzazione influenza gli effetti del rendimento del circuito che si realizza.

Le caratteristiche proposte inizialmente sul sito di Radio Caterina per la costruzione delle bobine di sintonia e reazione non rispondevano - come dimensioni - a quelle rilevabili dalle foto, sia come diametro del supporto, sia come misura del filo utilizzato per eseguire l'avvolgimento. Era invece facilmente intuitiva la tecnica utilizzata per il funzionamento del "Variometro": esso era molto semplicemente ottenuto utilizzando uno spinotto in legno che infilzava e sosteneva gli avvolgimenti e lo zoccolo della valvola (come uno spiedino), fungendo da regolatore della reazione e consentendo il rapido smontaggio del complesso.

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Ignazio mostra la sua Caterina

Ignazio mostra la sua Caterina.

Il tubo di supporto della bobina è stato realizzato in cartone del tipo per rotoli della carta da cucina, incollato su una forma da 3,5 cm di diametro, per una lunghezza di 5 cm. Lasciato essiccare, è stato fatto cuocere nella cera di paraffina fusa delle candele. In realtà la bobina originale era avvolta su un portasapone da barba, oggi praticamente irreperibile; gli amici di Carpi avevano individuato come componente simile un portarullino fotografico, di quelli in plastica color nero, che ha però un diametro leggermente inferiore (3,2 cm), mentre l'altezza è sempre di 5 cm.

Il filo per l'avvolgimento è di diametro 0,5 mm come quello usato nell'avvolgimento del rotore delle dinamo delle biciclette, che ben conosco per averlo più volte smontato da giovane, ricavandovi il filo per la costruzione delle bobine delle radio a galena.

Provvederemo, innanzitutto, alla foratura del cilindro per l'attraversamento dello spinotto di sostegno, utilizzando una punta da trapano da 4 mm. Il foro passante andrà realizzato lievemente disassato rispetto al centro della lunghezza del cilindro stesso: diciamo a circa 3,3 cm a partire dalla base. Sarà utile praticare subito anche i due forellini da 1 mm sia sopra che sotto, che utilizzeremo per l'ancoraggio dei terminali.

Si consiglia di iniziare l'avvolgimento, tenendo il filo ben teso, ancorandone un capo. Partendo da basso, si avvolge una prima sezione di 46 spire, indi si sposta il filo obliquamente lasciando uno spazio di circa 7 mm in corrispondenza del foro passante e si completa la bobina con le restanti 24 spire. Totale: 70 spire invece delle 60 ipotizzate inizialmente, per una migliore centratura della gamma. Si àncora il filo terminale, lasciandolo lungo una decina di cm. Consiglio di bloccare le spire nei punti critici, dove tendono ad allargarsi, con una goccia di catrame fuso.

Il numero delle spire varierà da 60 a 70 in funzione dei seguenti parametri: il diametro del supporto (che potremo portare sino a 3,7 cm), il valore che riusciremo ad ottenere dal condensatore variabile, la gamma che intenderemo ricevere. Normalmente si coprono da 700 a 1600 KHz.

Terminata la bobina di sintonia, la immergeremo più volte, ad intervalli di riposo per asciugare, nella cera di paraffina delle candele, per creare uno spessore che renda le spire solidamente ferme.

Allo stesso modo procederemo per la costruzione della bobina di reazione, che andrà infilata dentro la bobina di sintonia e dovrà ruotare senza intoppi di circa mezzo giro avanti ed indietro all'interno della bobina, avendo cura di non far ingarbugliare i fili di connessione per non spezzarli.

Per questa seconda bobina, utilizzeremo del tubo di cartone realizzato con il solito sistema: il suo diametro dovrà essere di 2,2 cm. Stessa misura per la lunghezza, per consentirne la rotazione all'interno della bobina di sintonia. Anche qui, la prima cosa da fare, è quella di praticare il foro passante per lo spinotto di sostegno, da 4 mm di diametro, e due forellini per l'ancoraggio del filo, in prossimità dei bordi. Avvolgeremo un totale di 22 spire del solito filo da 0,5 mm, dividendolo in due settori da 11 spire l'uno. Si ancoreranno bene i fili di collegamento (che saranno sottoposti a torsione durante la rotazione della bobina), avendo cura di farli uscire dalla parte interna del cilindro. Nel montaggio definitivo del complesso, essi verranno bloccati contro la parete interna del supporto con una lunetta di sughero. Si raccomanda di lasciare abbastanza filo ai terminali per la connessione al circuito.

Terminata la bobina, la si immerge una volta sola nella solita cera di paraffina liquefatta, per il definitivo bloccaggio dell'avvolgimento. Durante l'avvolgimento, le spire potranno essere anche accavallate in modo da poter stare nello spazio disponibile.

Da far rilevare che il numero di spire della bobina di reazione potrà variare da l8 a 22, in funzione del tipo di auricolare utilizzato (Vedi Tav. I).

 

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Pubblicato il 15/10/2007 - Ultimo aggiornamento: 15/10/2007

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