Diario Clandestino

Guareschi - Diario Clandestino
Nel suo Diario Clandestino Giovannino Guareschi – Internato Militare Italiano col numero 6865 – dedica alcune pagine a Caterina, in tre distinte sezioni: nella presentazione del libro (ISTRUZIONI PER L’USO) e negli episodi ECCOLI! ECCOLI! e LA SOLITA STORIA DEGLI OROLOGI.

Una lettura delle annotazioni dalle Agende di Giovannino Guareschi può dare un’idea dell’effetto delle notizie ricevute da Radio Caterina sullo stato d’animo dei prigionieri.

 

ISTRUZIONI PER L’USO

…Avevamo costruito degli apparecchi radio che non esito a chiamare miracolosi e che basterebbero a dimostrare come sappiano essere d’ingegno formidabile gli italiani quando debbono lottare contro le avversità. Ascoltammo milioni di parole in ogni lingua: non sentimmo mai una parola per noi nella nostra lingua.

Le vecchie mummie della politica pettegolavano di politica al sud, mentre al nord i giovani avvelenati dalla politica si scannavano al piano e al monte.

La Patria si affacciava ogni tanto alla siepe di filo spinato, ed era vestita da generale, ma sempre veniva a dirci le solite cose: che il dovere e l’onore e la verità e il giusto erano non nella volontaria prigionìa, ma in Italia dove petti di italiani aspettavano le scariche dei nostri fucili.

Fummo peggio che abbandonati, ma questo non bastò a renderci dei bruti: con niente ricostruimmo la nostra civiltà.

Sorsero i giornali parlati, le conferenze, la chiesa, l’università, il teatro, i concerti, le mostre d’arte, lo sport, l’artigianato, le assemblee regionali, i servizi, la borsa, gli annunci economici, la biblioteca, il centro radio, il commercio, l’industria…

 

ECCOLI! ECCOLI!

…Le perquisizioni della Gestapo si erano sempre succedute con frequenza dannata e venivano sempre eseguite con tanta scrupolosa meticolosità da oltrepassare spesso i limiti della decenza. Tuttavia, dopo diciannove mesi di Lager, ecco saltar fuori macchine fotografiche a dozzine e bandieroni tricolori di tre metri per quattro. Dalla parte francese non venne a galla nemmeno una coccarda. Il fatto è che gli italiani sono bravissimi in queste faccende, e io una volta in Polonia, durante un trasferimento da un campo all’altro, vidi un tenente siciliano uscire dalla baracca della perquisizione, in camicia perché l’avevano fatto spogliare: e ricordo che teneva sulle braccia il fagotto dei suoi vestiti, e dentro il fagotto c’era una grossa radio a sei valvole…

…Gli italiani sanno “arrangiarsi” meravigliosamente bene, e questa è la qualità negativa che più ci danneggia: ma allora risultava un fattore positivo perché, per esempio, gli apparecchi radio nascevano dal niente. Bastava una valvolina: il resto lo si faceva tutto in casa, compresa la cuffia e le pile, e il complesso stava comodamente dentro una gavetta e funzionava in tal modo che, quando ad esempio il signor Churchill ancora parlava, per le baracche giravano già i fogliettini con la prima parte del discorso tradotta in italiano.

Quando si tratta di “far fesso” qualcuno, per noi italiani la questione diventa di prestigio nazionale e si vedono cose impensabili. Si vede, per esempio, l’ingegner M. (Martignago, N.d.R.), un personaggio massiccio, dignitoso e arcigno come una equazione di settimo grado, avvicinarsi tranquillo alla bicicletta che un sergente della Gestapo appoggia ogni giorno alla baracca dell’ufficio pacchi. Sotto gli occhi della sentinella, annidata sulla torretta lì vicino, il grosso uomo svita con indifferenza la dinamo dal biciclo, se la porta in luogo appartato, la smonta, toglie il filo di rame dell’avvolgimento, rimonta il meccanismo, ritorna al biciclo, riavvita la dinamo. Ed ecco procurata la bobina di cui abbisogna la radio…

 

LA SOLITA STORIA DEGLI OROLOGI

…I tedeschi erano incorruttibili, sì, ma fino a quando non si mostrava loro un orologio. A Beniaminowo un soldato tedesco entrò in una baracca e trovò l’apparecchio del tenente Lombardi che marciava a pieno regime. Era una cosa da far sudare freddo, ma fortunatamente il tenente Lombardi possedeva ancora il suo orologio.

Il tedesco tentò di balbettare qualcosa in preda a terribile agitazione, poi, d’un tratto, afferrò l’orologio e scappò via. E la radio rimase…

 

Dal Diario Clandestino di Giovannino Guareschi, ed. Rizzoli, 1949

 


 

Dalle agende di Giovannino Guareschi, fedelmente ricopiate dal Club dei Ventitré, è possibile leggere alcune annotazioni sulle notizie ascoltate per radio. In corsivo le note del redattore.

 

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26 MAR (settembre 1944, N.d.R.) vento pioggia – salute bene – fffff

Notizie serali: situazione critica inglese

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27 MER (settembre 1944, N. d. R.) VENTO Salute bene – ffffff
Notizia del mattino (Com Grosso) Hit. In discorso chiede scusa al mondo e a Dio per le tremende cose che accadranno con le nuove armi gli ultimi dieci giorni di guerra. ”Disastro inglese ad Harneim.

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26 MAR (settembre 1944, N. d. R.) vento pioggia – salute bene – fffff

Notizie serali: situazione critica inglese

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(85) (pagina senza numero)

28 GIOV (settembre 1944, N. d. R.) incerto – Salute bene – xxxxx (? Non decifrato N. d. R.) sproloquia – ffffffff

Finalmente posta! Una cartolina. A letto fino alle 6/6,30. Pane patate. La guerra finirà nel ’45: prepariamoci a fare il 2° inverno. La borghesia è contenta delle parole via xxx (? Non decifrabile N. d. R.) (Eroi romani del direttore d. R. Carl) Egli ringrazia la Provvidenza d’aver lasciato in vita il caporale. Una specie di discorso di benito (? Non decifrato N.d. R.): bene, buon segno. La g. finisce presto.

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29 VEN (settembre 1944, N. d. R.) FREDDO – salute bene- PAPA: 26 gr. di tonno – RAD

Adesso siamo in 8500. Al campo di        prigionieri italiani mitragliati dagli inglesi. 8 morti. Settembre 1938: a Londra nelle giornate di Monaco (26) ”La Turchia è una nostra grande alleata. Essa provvederà alla conquista di Gerusaleme. S.S. PIO XII ci manda 20 grammi di tonno. A colpo sicuro la g.po’ (gestapo N. d. R.) alla 67 di Gigi Lombardi.(Chi sarà la spia?) Storia della Caterina.

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30 SAB (settembre 1944, N. d. R.) FREDDO – Salute bene – Amicizia col sasso – fffffff

Ho fatto amicizia con un sasso. Ho portato a spasso un sasso.

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Note dell’Autore

28 – Discorso di Benito (buon auspicio)

28       ”       Von Ribbentrop (1° discorso senza vitt. fin. (vittoria finale, N. d. R.)
xxx (non decifrato N. d. R.)

”Il cappellano e la sedia elettrica (65/ Nicolxxx (non decifrato N. d. R.)

 


 

Segue un frammento dell’indice dei nomi delle Agende del Lager di Giovannino Guareschi, dove possiamo ritrovare i nomi di Lombardi e Martignago, e i numeri di pagina in cui sono citati:



Leonardi tenente (morto nel Lager) 40, 45,

Leporati 188

Liehmann: 4, 27

Locchi 165

Lombardi Gigi (Luigi) (radio) 85

Longo 56

Luhling Boschetti 133, 150, 160

Lusana 199

Macchini:13 5, 33

Maconi marinaio: 19

Magagnoni 205

Maggioli Pietro (di Pesaro) maestro musicista 59, 72, 74, 93

Malarini Gianni capitano 65

Malavasi Corrado dottor: 4, 39, 41, 43, 49, 54, 79, 112, 130,

Manfredi Giuseppe 58

Manganelli 32, 195

Manna soldato di Napoli 165

Manzini: 22

Manzoni Carletto 34

Marasini (figlio) 68

Marini 107,183, 184

Martignago Carlo (radio) 100, 177

Pubblicato il 05/02/2006 – Ultimo aggiornamento: 12/09/2006